Lo stop di più di due mesi dovuto alla pandemia da Covid-19 ha provocato un arresto forzato anche della pesca praticata con paranze e cianciole dove gli equipaggi sono composti da 6-7 marinai che quindi non possono lavorare in condizioni di sicurezza, data anche la particolare conformazione di questo tipo di barche.
In particolare i problemi si amplificano per quanto riguarda il settore delle pesca delle alici che si tiene sostanzialmente ogni anno da aprile a luglio e quindi si è già in forte ritardo sui tempi. La mancanza di pescato delle alici si ripercuote inevitabilmente sulla produzione della colatura di alici, non tanto di quest'anno, poiché a dicembre si spilleranno i terzigni messi a maturare lo scorso anno, ma su quella dei prossimi anni.
Lo sottolineano alcuni produttori che già dal mese di aprile dovevano ricevere il pescato, lavorarlo e riporlo nei terzigni per la canonica maturazione che può avvenire dai 9 ai 18 mesi; purtroppo quest'anno, per il blocco della pesca, le alici scarseggiano. A Cetara, paese in cui le alici e la colatura di alici sono identità ed economia per una buona parte della popolazione, il problema può ripercuotersi sull'intera filiera, tra cui, in ultima istanza rientrano anche i negozi che la vendono ai turisti e i famosi ristoranti che basano i loro piatti più prestigiosi su questo prezioso condimento.
Al momento l'unica buona notizia è che nelle prossime settimane potrebbe arrivare il riconoscimento della DOP per la colatura di alici.